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Uno stufato in estate, perché no? Ristorante Buscone 

In un paesino ancora tirato a lucido dopo le sagre d’estate c’è un ristorante che offre lo stufato di capriolo anche in estate. Come resistergli? 

Metti una bella giornata d’estate, metti la voglia di assaggiare qualcosa di buono e casereccio, metti un ristorante citato da Michelin, SlowFood e Gatti-Massobrio e la domenica è servita!

Ma nel nostro caso si tratta di un sabato, un limpido sabato pieno di sole di fine agosto. Da Oltrella si arriva alla vicinissima Varzi, la si oltrepassa dirigendosi verso il passo di Brallo di Pregola e in pochi chilometri si arriva alla frazione di Bosmenso dove c’è Buscone, il nostro ristorante-meta.

Arrivarci senza il navigatore forse non è facilissimo, ammette lo stesso ristorante nel suo sito web, citando la guida Michelin. Ma può essere una piccola avventura, e oggi è particolarmente piacevole: il paesaggio è pieno di luce e i colori sono saturi, soprattutto il verde dei prati.

All’ingresso della frazione, una piccola insegna di legno inciso ci indica il parcheggio verso sinistra, il ristorante verso destra. Parcheggiamo e ci dirigiamo all’interno del paesino.

In the small terrace of the restaurant Buscone, our Buttafuoco Fiamberti 2012 is waiting to be tasted.

C’è un assolato e limpido silenzio. Le case, in pietra a vista o intonacate di bianco abbagliante, sembrano parte di un unico edificio articolato dove ogni corpo si incastra con quello vicino: tetti, cortili, vicoli, balconcini, qualche portico, sembrano l’opera di un solo architetto. Alle finestre e ai balconi, cascate di gerani parigini rossi o rosa traboccano dai vasi. Un’altra insegna in legno intagliato, forse un ricordo della sagra da poco terminata, ci dà il benvenuto “buonasera a tutti”. Un paese tirato a lucido.

Mentre camminiamo cercando con gli occhi il ristorantee, un abitante su un quad ci supera lentamente. Sul portapacchi è fissata una tinozza da bucato in plastica azzurra, zeppa di frutta e verdura. Il quad procede tranquillo, si ferma davanti a un cancello, lo apre, entra e tutto torna silenzioso.

In pochi passi raggiungiamo Buscone. Siamo tra i pochi clienti attesi di sabato e possiamo pranzare nel piccolo dehors ombroso di fronte al ristorante, al di là del vicolo. Dal giardino vicino, un albero di lagerstroemia in piena fioritura ogni tanto ci regala, complice la brezza, qualche piccolo petalo rosa.

Two first courses so different must both be tasted, no?

L’atmosfera non può essere migliore e l’accoglienza non è da meno. Il menù è scritto con il gesso sulla lavagna davanti all’ingresso e propone piatti e ingredienti di stagione; le uniche eccezioni sono i salumi (fatti in casa) e la cacciagione..

Ma dico io, è il caso di farsi ingolosire dallo stufato di capriolo in agosto? Lo accenniamo alla cameriera confessando una punta di vergogna. “Ma no, non vi preoccupate che lo stufato è richiesto tutto l’anno!."

Ok, la vergogna è passata in fretta e ordiniamo, consumando pian piano fra le chiacchiere sommesse. Passiamo in rassegna un sostanzioso antipasto con i salami filzetta e cucito, coppa, pancetta, melone stagionato affettato a macchina e servito in ciuffi, torta di riso, insalata russa. Segue un risotto ai fiori di zucca e tartufo estivo e ravioli al ragù con selvaggina. Poi un tenerissimo e gustoso stufato di capriolo con patate al forno. Non contenti, terminiamo con un gelato con crumble alle mandorle, caffè e Bargnolino finale. Il tutto ben innaffiato da un Buttafuoco Fiamberti 2012, scolato (accidenti a noi!) completamente.

Come spesso accade, siamo stati gli ultimi a lasciare il ristorante Buscone. Ci alziamo da tavola sentendoci ancora leggeri, forse avremmo potuto passeggiare più a lungo dopo pranzo e completare la visita alla frazione di Bosmenso, ma Oltrella ci aspetta… i nostri meli e il pero sono carichi di frutta da raccogliere… non possiamo certo farli aspettare.

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