Finalmente! Possediamo una casa immersa nel verde, in un dolce clima collinare, in una splendida posizione che domina la Valle Staffora e guarda le montagne circostanti, nella bella regione dell’Oltrepò Pavese, terra ricca di paesaggio, storia, natura, buon cibo e buon vino, sede di alcuni tra i borghi più belli d’Italia, a metà strada tra Milano e il mare.

La casa è abbastanza spaziosa per le nostre esigenze ed è circondata da un appezzamento di terreno dove ci piacerebbe fare i nostri primi, piccoli esperimenti agricoli. Ma non si può fare tutto in una volta, dobbiamo darci delle priorità. Dal momento che la casa è molto vecchia, il primo passo logico per renderla veramente nostra è una (almeno parziale) ristrutturazione.
La casa è un vecchio edificio in pietra, forse in origine abitata da una grande famiglia, e poi divisa tra i suoi membri; col tempo la casa è stata parzialmente ampliata e rimaneggiata e oggi è divisa in due sezioni unite da una scala comune.
La casa è ben lontana dall’essere un castello, ma mi piace chiamare le due sezioni “ali”, così per divertimento. Perciò abbiamo l’ala ovest e l’ala est.
L’ala ovest è completamente in pietra ed è ancora in condizioni originali. Ha due piani, un sottotetto angusto e una cantina che abbiamo visto solo sulle mappe catastali a causa della fitta vegetazione che ne blocca l’accesso.
I pavimenti e soffitti nell’ala ovest sono troppo vecchi e deboli per sopportare il peso di mobili ed elettrodomestici moderni. Hanno bisogno di una completa demolizione e ricostruzione; il tetto deve essere sostituito, i muri di pietra riparati e ripuliti, le porte e le finestre allargate.

L ‘ ala est ha le stesse origini antiche ma con il tempo è stata ampliata e mantenuta in buono stato, grazie anche al suo ultimo impiego come casa di caccia. Le sue finiture probabilmente risalgono agli anni settanta. Questa parte della casa è particolare perché tutte le camere sono indipendenti. Ognuna di loro (quattro in totale) ha un bagno annesso e due hanno anche una cucina. Nel seminterrato ci sono due comode cantine.
Vicino alla casa si trova un immobile più piccolo, purtroppo abbandonato e parzialmente crollato, che forse una volta apparteneva alla stessa famiglia dell’edificio principale. E ‘un vero peccato vedere belle case in pietra abbandonate, e ne abbiamo viste alcune nella zona … Il motivo potrebbe risalire allo spopolamento delle regioni rurali durante l’era industriale? Potrebbe essere la recente crisi economica? Che bello sarebbe se tutte le case e villaggi abbandonati potessero tornare a fiorire come meritano …
Basta con i pensieri tristi. Dobbiamo concentrarci sulle nostre priorità.
Data la composizione della casa, soprattutto la presenza di camere indipendenti con bagno, decidiamo di dedicare l’ala est ad amici e turisti, e mantenere l’edificio in pietra più piccolo per noi.
Siamo emozionati: stiamo andando a vivere in una vera e propria casa di pietra!
Ma non per questo intendiamo vivere come all’età della pietra. Ci piacerebbe continuare a godere delle comodità offerte dalla tecnologia e mantenere il collegamento con il mondo esterno.
Ci riusciremo? Incrociamo le dita e… le antenne.