La cantina, riscoperta

Vi ricordate che nella nostra prima visita al Casale non eravamo riusciti a vedere una cantina?

Dobbiamo fare un passo indietro: secondo le mappe catastali visionate con l’agenzia immobiliare l’ala ovest del Casale, la più antica, aveva una cantina. Tuttavia un folto gruppo di alberi e cespugli aveva deciso di crescere rigoglioso e indisturbato intorno ai muri nord e ovest della casa, ostacolando in parte la vista e l’accesso a quella parte della casa. Nelle nostre prime visite tutto ciò che abbiamo intravisto della cantina consisteva in una porta marrone e una o due piccole aperture, il tutto ben nascosto dalla vegetazione.

La vegetazione ha nascosto alla vista di parete nord della nostra casa

All’avviamento del progetto di ristrutturazione però era necessario ispezionare la proprietà con attenzione per valutare i lavori di consolidamento da eseguire. Pian piano i poveri alberi e cespugli cresciuti intorno alle mura della casa hanno dovuto soccombere.

Quello che è emerso dietro alla vegetazione erano due piccole finestre sul lato nord della casa e, sul lato ovest, una porta in legno dall’aspetto molto vissuto, parzialmente scardinata ma chiusa con un bel lucchetto.

La parete nord, dopo il taglio della vegetazione

Il lucchetto non era altro che una delle tante serrature presenti nel Casale. Al momento del rogito, alla consegna delle chiavi ci facemmo una grande risata poiché il mazzo di chiavi  era in realtà un tri-mazzo! Ogni stanza del Casale aveva la sua chiave e tutte le stanze erano state lasciate chiuse. La chiave di quel lucchetto era il classico ago nel pagliaio, da trovare provando le chiavi una ad una. E’ stata una bella lezione di pazienza.

Trovata finalmente la chiave del lucchetto, siamo riusciti a entrare nella famosa cantina.

Avendo visitato diversi casali nell’Oltrepò ci eravamo abituati al fascino delle costruzioni in pietra, ma portare alla luce un vecchio ingresso semi sepolto sotto la vegetazione e in seguito riuscire ad aprirlo e vedere l’interno ci ha fatto sentire come archeologi alla scoperta di un’antica cripta nascosta. Almeno questa è l’emozione che abbiamo provato vedendo il soffitto a volta, gli spessi muri, la luce che entrava dagli abbaini ricavati nella volta, il sostegno con i ganci dove una volta venivano appesi gli animali.

Dovremo pensare a come fare buon uso di uno spazio cosi particolare. Nel frattempo, data l’età della costruzione, la cantina verrà prima puntellata e poi rinforzata con materiali moderni e tecniche particolari che consentiranno di mantenere il suo fascino ancora per molto tempo.