Dopo aver passato l’estate visitando il Casale quasi ogni fine settimana, portando oggetti, passeggiando per la proprietà, raccogliendo frutta o divertendoci a fotografare il Casale “prima della cura“, alla ripresa lavorativa di fine agosto la ristrutturazione è cominciata e il cantiere delimitato e chiuso, proibendo l’accesso ai non addetti ai lavori (noi inclusi) per motivi di sicurezza.

Per poter entrare nel casale e curiosare sull’avanzamento della ristrutturazione dovevamo andarci con l’architetto. Così, dopo alcune settimane di assenza forzata, qualche giorno fa siamo riusciti a fissare una visita accompagnata al Casale.
E’ stato così bello tornare!
I progressi sui lavori erano evidenti anche dall’esterno, dato che i ponteggi ormai circondavano l’ala Ovest coprendola su tutta la sua altezza. Abbiamo potuto passeggiare intorno alla casa e accedere ad alcuni dei locali mentre l’architetto ci informava sui progressi fatti: la volta a botte dell’antica cantina era stata rinforzata, i solai interni smantellati e già quasi completamente ricostruiti.
Era strano fare una visita guidata di casa nostra. Sembrava di essere tornati indietro di oltre un anno, quando il casale non ci apparteneva ancora e a guidarci c’era l’agente immobiliare.

La visita è durata meno di quanto avremmo voluto, ma è stata sufficiente per vedere di persona l’avanzamento dei lavori. Abbiamo lasciato il Casale a fine pomeriggio (è autunno ora, e le giornate sono molto più brevi).
Si prevede che la parte “pesante” della ristrutturazione proseguirà ancora per tutto il mese di ottobre o fino a quando il clima consentirà di lavorare in sicurezza. Il prossimo grande passo, da terminare assolutamente prima dell’inverno, sarà il rifacimento del tetto.
Non sappiamo invece se l’impresa farà in tempo a cominciare lo scavo della nostra cara piscina prima dell’inverno o se invece dovremo attendere la prossima primavera. Come dicono le parole di un bellissimo testo di Mogol per Battisti: “Lo scopriremo solo vivendo”.